Biografia Tallone

BIOGRAFIA

Cesare Tallone nel suo studio presso la Pinacoteca di Brera, 1906
Cesare Tallone nel suo studio presso la Pinacoteca di Brera, 1906

BIOGRAFIA CESARE TALLONE | 1853 – 1919

Nato a Savona nel 1853, Cesare Tallone vive la sua giovinezza tra Parma, Alessandria e Milano, città quest’ultima, dove a partire dal 1872 frequenta i corsi dell’Accademia di Belle Arti di Brera.

La formazione accademica si conclude nel 1879 con la prestigiosa vittoria del concorso triennale di pittura, nel quale l’artista presenta un dipinto storico. Un soggetto analogo sarà ripreso nel 1883 in occasione dell’Esposizione di Belle Arti di Roma, vetrina artistica di respiro nazionale che rivela l’abilità di Cesare Tallone a un pubblico più ampio.

A fianco di Una vittoria del cristianesimo ai tempi d’Alarico, l’artista presenta però anche il celebre Ritratto del Sig. Bernasconi Luigi, tanto ammirato da entrare a far parte delle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. La composizione denota già alcuni dei tratti peculiari che saranno tipici dei ritratti di Tallone, tra cui, soprattutto, l’allontanamento dalla figura ambientata a favore di un verismo immediato che si focalizza sull’indagine psicologica dell’effigiato. Da questo momento prende quindi ufficialmente avvio la sua strepitosa carriera di ritrattista, particolarmente ricercato e apprezzato dalla borghesia lombarda, ma non solo, se si pensa ai due ritratti – uno dei quali presentato all’Esposizione Universale di Parigi del 1900 – della Regina Margherita. Nel percorso biografico del pittore non è però da ritenere secondaria la pratica dell’insegnamento. L’assunzione, nel 1885, della cattedra di pittura all’Accademia Carrara di Bergamo rinnova non solo il sistema educativo accademico – dopo la lunga parentesi di Enrico Scuri – ma rinvigorisce l’intero contesto artistico della città.

Intorno alla figura di Tallone si stringe infatti un vero e proprio cenacolo culturale, in parte ripercorribile attraverso una serie nutrita di ritratti di intellettuali e borghesi di Bergamo e della sua provincia, tra i quali vanno almeno menzionati Vittore Tasca, Cesare Maironi, Emilio Gallavresi o Guglielmo Davoglio. È in questo clima che va inserita la frequentazione di importanti famiglie residenti a Lovere, dove spesso il pittore era ospite degli Zitti a Villa Caprera, sull’altopiano di Bossico. Caprera rappresenta quindi il centro ideale di un momento della cultura loverese che sarà ricostruito e contestualizzato in occasione della mostra.

La parentesi bergamasca di Tallone si interrompe solo nel 1899 a seguito della nomina a professore di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Il trasferimento a Milano corrisponde al periodo in cui l’artista ottiene i più prestigiosi riconoscimenti: nel 1908 vince, per esempio, l’ambito Premio Principe Umberto con il Ritratto della signora Castelli, mentre nel 1909, la Biennale di Venezia gli dedica una sala personale. A due anni di distanza dalla sua morte, avvenuta nel 1919, l’Accademia di Brera, su iniziativa dell’amico Vespasiano Bignami, lo ricorda con una retrospettiva postuma.

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Cesare Tallone. Ritratti di società

A cura di Marco Albertario, Silvia Capponi, Elena Lissoni.

Premessa di Aurora Scotti e Gigliola Tallone.

Editore Bolis.


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